Lo scorso autunno, Fondazione La Sorgente ha deciso di partecipare come partner al progetto Assieme è meglio, messo in piedi da una cordata di associazioni attive nel territorio di Busto Arsizio a sostegno delle attività del dormitorio di Sant’Anna di Busto Arsizio.

Da tempo le ACLI si impegnano per la creazione di iniziative di sensibilizzazione nei confronti di tematiche sociali e, attraverso questa alleanza semplice e genuina, ha innescato un nuovo processo di cambiamento della società a cui Fondazione La Sorgente è orgogliosa di partecipare.

ARTICOLO TRATTO DA ACLIVARESE N.5 / DICEMBRE 2021

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ASSIEME E' MEGLIO A SOSTEGNO DEL DORMITORIO DI SANT'ANNA A BUSTO A.

Il passa parola fatto dagli ospiti della mensa Caldo è meglio, lodata per la rinomata bontà dei pasti preparati dai ragazzi allievi cuochi di ENAIP Busto Arsizio, ha determinato nel corso degli anni un aumento delle richieste.
È questo il punto di partenza di Assieme è meglio, il nuovo intervento a sostengo del dormitorio della Parrocchia di Sant’Anna a Busto Arsizio, reso possibile da Cooperativa ACLI impresa e servizi, Parrocchia di Sant’Anna, Cooperativa Intrecci, ACLI coordinamento di zona di Busto Arsizio e Valle Olona, ENAIP Busto Arsizio e finanziato da Fondazione La Sorgente.

Questo progetto virtuoso, che prevede la preparazione e la somministrazione di tre cene la settimana agli ospiti della Domus -così si chiama il dormitorio – risponde ad un reale bisogno presente nel territorio. Messo in piedi in meno di un mese, ha lo scopo di costituire un prezioso momento di aggregazione.

La convivialità è un aspetto importante, ben evidenziato dalle attività della mensa Caldo è meglio di via Pozzi. Condividere il pasto all’interno di una realtà comune condivisa, costituisce per queste persone l’unico punto di incontro tra le loro vite estremamente frammentate.

«Per allestire questo nuovo progetto – dice Daniele Moriggi presidente di Cooperativa ACLI impresa e servizi – ci siamo fin da subito suddivisi gli incarichi, a seconda della nostra esperienza. ENAIP ha preso in carico l’attività di preparazione dei pasti, che rientra nel piano formativo degli studenti di cucina. ACLI con l’operato dei suoi volontari ha preso in carico la logistica e il trasporto dei pasti. Fondazione La Sorgente ha emesso un finanziamento indispensabile per lo start-up dell’iniziativa e Cooperativa Intrecci ha continuato la sua attività a sostegno del nucleo della Domus, costituito spesso da persone in difficoltà ed ex carcerati» (n.d.r. Sant’Anna è il quartiere in cui è sito il carcere di Busto Arsizio).


«Ci troviamo in un momento storico in cui l’unica parola di cui si conosce bene il significato è purtroppo individualismo – ha commentato Carmela Tascone, presidente delle ACLI varesine – Quando ci si mette a lavorare sul proprio territorio esattamente come la zona di Busto Arsizio sta facendo da molti anni e in maniera attiva, cogliendo i bisogni e creando alleanze con realtà locali nel nostro piccolo con operazioni di questa natura creiamo un pensiero oltre che un’azione. Di questo siamo molto orgogliosi. Solitamente le mense dei poveri si limitano alla somministrazione di pasti, qui invece c’è un’attenzione in più, si accoglie la persona nella sua interezza, dando valore all’incontro e all’ospitalità data da una casa».


Fondazione la Sorgente emana annualmente un Bando a cui partecipano associazioni con progetti orientati su aspetti sociali.
«Vista l’interessante proposta fatta da zona ACLI Zona Busto Arsizio Valle Olona e Cooperativa Intrecci, abbiamo deciso di spenderci direttamente, non esclusivamente come finanziatori, aderendo come partner di progetto – così interviene Giovanni Senaldi presidente di Fondazione La Sorgente. Non abbiamo la forza necessaria per operare all’interno del progetto con risorse umane, ma siamo consapevoli che il nostro contributo economico sia indispensabile al raggiungimento degli obiettivi prefissati dal progetto, che poi sono condivisi e facenti parte dello statuto della Fondazione».


«Un ospite che si rivolge alla Domus da parecchi anni, durante un colloquio mi ha detto che avere un pasto caldo che lo aspetta a casa gli permette di cambiare le carte in tavola. Un aspetto importante dato che è in procinto di voltare pagina lasciare il dormitorio – a dirlo è Sabrina Gaiera di Cooperativa Intrecci. Questa operazione cambia la direzione della vita delle persone, alle quali è data la possibilità di godere di compagnia e di un cibo buono e genuino, per far bene a corpo e spirito».

Continua Enrico Millefanti, direttore ENAIP «Questo progetto da la possibilità ai nostri studenti di dare valore alle cose che fanno. Imparare a fare un risotto è un conto, ma cucinare per chi è in difficoltà aggiunge u prezioso ingrediente al piatto: il valore. Ciò stimola in loro una forte motivazione che si innesca nell’apprendimento».

Da qualche settimana Don Michele, oltre ai circa dieci ospiti della Domus, nei locali della parrocchia accoglie anche i volontari ACLI che portano i pasti. «Questo aspetto della convivialità è molto importante e restituisce una realtà di casa che i nostri ospiti devono recuperare. Siamo un dormitorio un po’ atipico se così vogliamo definirci e il fatto ci sia la possibilità di mangiare insieme ha dato più struttura alla comunità. La pandemia ci ha insegnato che da soli non si va lontano e che c’è bisogno di aiutarsi sostenendosi l’un l’altro se si vuole costruire qualcosa. Questo progetto è l’espressione di tutto ciò. Ci sono dei ragazzi che attraverso lo studio stanno trovando il loro posto nel mondo, mettendosi in gioco per un’azione solidale che indubbiamente li sta formando. Una volta si aveva una maggiore sensibilità nei confronti dei più bisognosi. Io sono nato e cresciuto in una cascina dove offrire un pasto caldo a chi avrebbe avuto difficoltà a metterlo nel piatto era prassi. Lo schema sociale che purtroppo abbiamo elaborato in questi anni ha tolto questi momenti conviviali di serenità e fratellanza. Che la scuola possa dare questo principio è positivo, compreso il fatto che quando un ragazzo scopre che la sua scuola centra con la sua comunità, trovando spazio e dialoghi con la realtà che lo circonda, comprende come la scuola non costituisca un compartimento stagno, ma sia una parte fondamentale dell’umanità che cammina insieme, costituendo un aspetto di fondamentale importanza».

Assieme è meglio costituisce la bellezza di una cosa buona, che non è scontata, soprattutto per coloro che stanno ai margini della nostra società. Con le loro storie interrotte e complicate, gli ospiti della Domus si sentono apprezzati e accolti in uno spazio in cui è possibile vedere un’umanità che si riaccende ed è contenta. •